LE ULTIME NOVITÀ DAL MONDO REAL ESTATE: NORMATIVE, TENDENZE, INNOVAZIONI

Inizia il 24 Gennaio 2023 l’iter al Parlamento Europeo della Nuova Direttiva che porterà lo stop agli immobili energivori, compresi quelli residenziali. Che cosa si prevede e quali saranno gli impatti.

COSA POTREBBE PREVEDERE LA NORMATIVA: UNA SVOLTA IMPORTANTE PER IL SETTORE IMMOBILIARE.

E’ iniziato l’iter al Parlamento Europeo della normativa: essa prevede che, entro il 2030, gli immobili in classe energetica F o G dovranno essere ristrutturati per esser portati in Classe Energetica E, pena l’impossibilità di vendita o locazione.

Successivamente toccherà agli immobili in Classe Energetica E entro il 2033, entro il 2040 quelli in Classe D, mentre nel 2050 tutti gli edifici dovranno essere a emissione 0.

ALCUNI DATI IN ITALIA

La proposta potrebbe avere degli impatti rivoluzionari: si pensi, infatti, che, dai dati stimati da ENEA in Italia su 12,5 milioni di edifici residenziali circa il 60% sono stati costruiti prima degli anni ’70, mentre il 90% hanno più di 30 anni e quindi considerati energivori.

In città densamente popolate come Milano il dato degli immobili energivori è ancora più alto: una buona parte degli edifici risalgono a periodi ante 1974, anno in cui si incominciò a formulare norme più stringenti in fatto di consumi energetici, o non sono classificati in quanto non in possesso di APE, la certificazione energetica obbligatoria dal 2009 in caso di compravendita o locazione di un immobile.

L'ITER DELLA NUOVA DIRETTIVA

Come detto, la Nuova Direttiva inizierà nei prossimi giorni l’iter in Parlamento Europeo per poi esser approvata, con eventuali modifiche, a Marzo: rispetto alle prime ipotesi sono già slittati i tempi di recepimento, più stringenti in una prima ipotesi, nonché ad oggi non si prevede, in una prima fase, un divieto alla vendita o locazione dell’immobile stesso, seppur sia un’ipotesi in discussione.

Toccherà poi agli Stati Membri lavorare sulla direttiva nazionale: ogni Stato dovrà produrre una regolamentazione nazionale che possa guidare verso edifici sempre più sostenibili, condividendo anche standard minimi qualitativi in edilizia.

NUOVE COSTRUZIONI: UNA SOLUZIONE PRONTA PER IL CAMBIAMENTO

Nel caso di necessità o desiderio, quindi, di cambiare o acquistare una prima casa, la scelta di un’abitazione di nuova costruzione può costituire, quindi, una soluzione anche più vantaggiosa: seppure questa scelta possa sembrare inizialmente più onerosa, nel tempo potrebbe costituire la scelta migliore sia in ottica di scelta della propria abitazione “definitiva”, sia in ottica investimento.  

Le nuove costruzioni, infatti, sono previste già in Classe Energetica A o B, dotate di accorgimenti che diminuiscono gli impatti sui consumi e sull’ambiente, come l’utilizzo di materiali di realizzazione innovativi, cappotto termico, impianto fotovoltaico, serramenti ad alta efficienza, domotica e colonnine di ricarica elettrica dell’auto.

Nel tempo, quindi, scegliere di abitare in una nuova realizzazione potrebbe essere la scelta migliore per non dover, successivamente, adeguare il proprio immobile e quindi sostenere spese onerose, disagi all’interno della propria abitazione, possibili stress per ricercare operatori affidabili.

Inoltre, in ottica di una futura rivendita, una Classe Energetica efficiente risulterà sicuramente premiante.

Al fine di supportare questa scelta, lo Stato ha già previsto alcune facilitazioni all’acquisto, tra cui, l’ultima, quella relativa all’agevolazione sull’IVA (per informazioni leggi questo articolo).

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